Ristrutturare casa: Incentivi bonus 2020 (ecobonus – sismabonus – bonus ristrutturazione)

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bagno ristrutturato

Il Governo Italiano al fine di sostenere le famiglie e le imprese nell’emergenza da COVID-19 ha approvato il nuovo Decreto Rilancio di Maggio 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e pertanto a tutti gli effetti in vigore. Dal Ministero dello sviluppo economico, è arrivata la conferma che all’interno del testo c’è un importante rafforzamento delle agevolazioni ecobonus e sismabonus valido su determinati interventi.

Bonus per ristrutturazione edilizia al 110%

La percentuale al 110% è applicabile agli interventi con ecobonus o sismabonus a condizione però che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi che elencheremo.

Gli interventi aventi diritto al Superbonus 110% ricadono in queste tipologie:

  • interventi di isolamento termico delle superfici verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda , entro un limite di 60 mila Euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio (il “cappotto” degli edifici).
  • sostituzione impianti di climatizzazione esistenti con impianti centralizzati con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore, ibridi o geotermici con eventuale abbinamento di sistemi fotovoltaici
  • interventi antisismici sugli edifici, previa e contestuale stipulata di polizza assicurativa a copertura del rischio di eventi calamitosi. Il sismabonus è ammesso nelle zone sismiche 1, 2 e 3 (con più di 1.500 abitanti).
  • impianti fotovoltaici e accumulatori ad essi integrati, se l’installazione di questi ultimi avviene insieme agli interventi strutturali citati sopra, ed è subordinata alla cessione in favore del GSE dell’energia non autoconsumata in sito.
  • per infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, ma con l’obbligo di intervento strutturale abbinato.

Bonus ristrutturazione 2020 : cos’è e come funziona?

Il bonus con Detrazione al 50%, valido fino al 31/12/2020, si applica all’importo sostenuto per la ristrutturazione dell’immobile, con una detrazione IRPEF del 50% fino ad un tetto massimo di 96.000 euro per ogni immobile. Per usufruirne, il pagamento dei lavori deve essere effettuato tramite bonifico ordinario, bonifico parlante o carta di credito, non sono ammessi assegni e contati. Il bonus può essere richiesto per tutte le tipologie di interventi consultabile nel dettaglio sul sito dall’Agenzia delle Entrate.
Per gli interventi effettuati sulle parti comuni, la detrazione spetta al singolo condomino relativamente alla quota a lui imputabile effettivamente versata al condominio entro i termini della presentazione della dichiarazione dei redditi. La parte imputabile si calcola in base alla quota millesimale.

Chi può richiedere il bonus per la Detrazione al 50%?

Tutti i contribuenti assoggettati dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) possono beneficiare della detrazione. Il soggetto può essere il proprietario dell’immobile oppure il titolare di diritti di godimento sull’immobile, ovvero:

  • proprietari;
  • usufruttuari e locatari;
  • soci di cooperative;
  • imprenditori individuali;
  • soggetti che producono redditi in forma associata (art. 5 del Tuir) come società semplici;
  • familiare o convivente del possessore o detentore dell’immobile;

N.B. Il detentore o il familiare convivente del possessore, ha diritto al bonus ristrutturazioni solo se è lui a sostenere le spese dei lavori (ovvero è l’intestatario dei bonifici di pagamento e le fatture).

Per quale tipologia di edifici si può richiedere il bonus?

L’agevolazione può essere richiesta solo per immobili a destinazione residenziale e per le loro pertinenze (cantina, box, mansarda, etc.) di qualsiasi categoria catastale, anche rurale. Gli interventi devono essere eseguiti su singole unità immobiliari oppure su edifici (o parti di essi), a condizione che siano già esistenti. Per le nuove costruzioni quindi si può detrarre solo la spesa relativa alla ristrutturazione della porzione di edificio esistente.

Documentazione necessaria per richiedere il bonus ristrutturazione 2020

  • fatture/ricevute dei pagamenti che dimostrano le spese sostenute (es. ricevute bonifico);
  • domanda di accatastamento (se l’immobile non è ancora censito);
  • ricevute di pagamento dell’imposta comunale (Ici – Imu) se dovuta;
  • delibera dell’assemblea di approvazione dei lavori per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali (es. condomìni);
  • dichiarazione di consenso del possessore dell’immobile all’esecuzione dei lavori, per gli interventi effettuati dal detentore dell’immobile (se diverso dai familiari conviventi);
  • abilitazioni amministrative richieste dalle vigenti leggi sull’edilizia (concessioni, autorizzazioni, etc.);
  • Per gli interventi sulle parti comuni condominiali il contribuente può utilizzare una certificazione rilasciata dall’amministratore del condominio, dove attesti di avere adempiuto a tutti gli obblighi previsti e indichi la somma ai fini della detrazione;
Ristrutturare casa: Incentivi bonus 2020 (ecobonus – sismabonus – bonus ristrutturazione) ultima modifica: 2020-05-29T20:11:46+02:00 da bossuccio

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