Scarpe Antinfortunistiche: Come orientarsi all’acquisto

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scarpe antinfortunistiche

Scarpe Antinfortunistiche – Caratteristiche e tipologie

Le scarpe antinfortunistiche sono calzature da lavoro utilizzate per tutti quei mestieri che richiedono particolari misure di sicurezza. Questo tipo di scarpe viene indossato da operai edili, elettricisti, idraulici, magazzinieri, autisti e da tutti coloro che lavorano in ambienti a rischio in cui indossarle oltre ad essere fortemente consigliato, è molto spesso obbligo di legge. Sono tuttavia usate anche per attività all’aperto come pesca, caccia, giardinaggio etc. La scarpa antinfortunistica garantisce sicurezza e protezione, prevenendo danni o fratture a seguito di perforazioni, agenti chimici, urti o cadute di oggetti molto duri o molto pesanti. Dato che vengono indossate per molte ore consecutive, è bene che abbiano una calzata perfetta che assicuri un elevato comfort, altrimenti chi le indossa potrebbe accusare fastidio o dolore dopo poco tempo. Inoltre devono anche rispettare le normative europee di sicurezza ed essere dotate di un certificato che attesti la loro conformità ad esse. Se vuoi sapere quali sono le migliori scarpe antinfortunistiche del 2022, dai un’occhiata alla nostra classifica delle top 5!

Struttura e caratteristiche delle scarpe antinfortunistiche

Esistono molti modelli di scarpa antinfortunistica, che differiscono per materiali, forme e classe di sicurezza (ed ovviamente prezzo). Quando parliamo di materiali di fabbricazione i punti più importanti sono quelli che riguardano punta, tomaia, suola e lamina, sono infatti queste parti ad essere esposte ai rischi e a dover garantire la protezione del lavoratore:

PUNTA: alla punta delle scarpe infortunistiche viene applicato un rinforzo protettivo (interno) per proteggere le dita dei piedi e l’avampiede da schiacciature e cadute di oggetti pesanti. Le punte solitamente sono in acciaio (resistenti ma pesanti), in alluminio (meno resistenti, ma leggere e confortevoli) ed infine, forse le più diffuse ed apprezzate sono in materiale composito (ultraleggere, confortevoli, isolanti, ma costose).

TOMAIA: la tomaia, oltre ad avere un ruolo “estetico”, deve garantire impermeabilità, traspirazione e resistenza ad abrasioni, fuoco e agenti chimici. I materiali più comuni sono nylon, gomma, pelle, tessuto sintetico o scamosciato. L’impermeabilità è un fattore importantissimo da valutare quando si vogliono acquistare delle scarpe antinfortunistiche, non solo per chi trascorre molto tempo in ambienti umidi o bagnati, avere un piede asciutto e protetto da acqua ed umidità quando indossi le scarpe 8/10 ore al giorno è fondamentale!

stivaletto da lavoro

SUOLA: come è facile intuire, la suola è fondamentale per assicurare protezione da forature (chiodi, viti, vetri rotti, etc), cadute da scivolamento o in caso di lavori specifici come l’elettricista, esistono modelli antistatici.
Suola anti perforazione (un tempo realizzate solo in lamiera di acciaio o alluminio), oggi vengono realizzate anche in kevlar o particolari gomme dure che oltre a garantire protezione, assicurano anche leggerezza ed isolamento da freddo e calore;
– Suola antiscivolo realizzata in gomma o TPU con scanalature per garantire maggior attrito con il pavimento, non solo su superfici bagnate di acqua, ma anche di oli e altri agenti chimici;
– Suola antistatica particolarmente indicata per elettricisti e operai che lavorano con macchinari elettrici ad alta tensione, completamente prive di metalli;

LAMINA ANTI PERFORAZIONE: questo strato è strettamente correlato alla suola, infatti questa lamina protettiva è inserita o cucita nella parte interna tra il piede e la suola. In aggiunta alla suola offre una maggiore protezione da oggetti appuntiti e affilati come chiodi. Le due tipologie di lamine più diffuse, da scegliere in base all’uso che se ne andrà a fare, sono:
Lamina in acciaio, ha un peso di circa 100gr, ed offre il massimo della resistenza e protezione contro le perforazioni da chiodi e oggetti appuntiti. Di contro però ha poca flessibilità, non isola da freddo, caldo ed elettricità;
Lamina in tessuto, ha un peso di circa 50gr e viene cucita sotto la suola interna della scarpa. Queste lamine sono molto flessibili (quindi massimo comfort), ma di contro offrono una minore protezione contro le forature, quindi più adatte a chi non lavora in ambienti con pavimenti pericolosi;

Classificazione di sicurezza europea delle scarpe antinfortunistiche

Le calzature di sicurezza, come accennato nel paragrafo iniziale, sono soggette a regolamenti e leggi italiane, ma valide a livello europeo (Direttiva Europea CEE 89/686). Queste caratteristiche vengono identificate tramite delle sigle, se avete già provato a cercare questo tipo di scarpe online, avrete sicuramente visto sigle come SB, S1, S2, SR e così via, la lettera “S” (safety) è definita dalla norma EN ISO 20345:2011. Esistono anche altre sigle, come SRA, SRB, SRC ed ESD che identificano la classe di resistenza allo scivolamento ed elettrostatica. Per facilitare la scelta di scarpa antinfortunistica più adatta a voi vi proponiamo la seguente tabella riepilogativa delle classi più diffuse in commercio:

  • SB: presenta un livello di sicurezza base, cioè quello corrispondente a quanto indicato nella norma EN ISO 20345:2011, in cui è richiesta la protezione contro gli urti di almeno 200 J, realizzata con puntale a protezione della dita. Oltre a questa caratteristica, le scarpe antinfortunistiche di classe SB presentano anche proprietà di resistenza agli oli e idrocarburi (FO) ed assorbimento dell’energia in zona tallone (E);
  • S1: stesse caratteristiche della SB con l’aggiunta della resistenza antistatica (A)
  • S1P: le scarpe di questa categoria sono caratterizzate dalla resistenza alla perforazione data dalla presenza di una lamina anti perforazione (P);
  • S2: le scarpe di categoria S2 abbinano le caratteristiche della S1 ad una tomaia impermeabile che assicura protezione dall’acqua (per almeno 60 minuti) grazie ad un trattamento idrorepellente applicato alla superficie (non hanno la lamina anti perforazione);
  • S3: alle caratteristiche della S2 aggiungono la lamina anti perforazione;
  • S4: trattamento impermeabilizzante totale, assicurano resistenza all’acqua per ore (dedicate a chi lavora sempre in ambienti umidi);
  • S5: Sono dotate di suola antiscivolo e antistatica, puntale in acciaio, protezione del tallone e la lamina anti perforazione, sono le più richieste in ambito professionale da operai, muratori etc.;

Manutenzione delle scarpe antinfortunio

stivaletto antinfortunio

Dovrebbero essere fornite dal datore di lavoro o dall’azienda, ma qualora ciò non avvenga, o avete semplicemente esigenza di procurarvene un paio perché siete amanti del fai da te, potete dare un’occhiata alla nostra classifica delle migliori scarpe antinfortunistiche.
Ma come si fa per tenerle al meglio, prendersene cura, per evitare che durino meno del previsto? Non possiamo farlo durare in eterno, ma con questi tre facili accorgimenti ne potremo sicuramente allungare la vita.

  • La suola è sicuramente il punto più esposto a stress da abrasioni, superfici irregolari, frammenti appuntiti e taglienti o sostante chimiche aggressive. Il nostro consiglio è di pulirle regolarmente a fine giornata lavorativa, rimuovendo lo sporco più incrostato (fango, vernice, solventi, residui di calce, etc) con un panno e dell’acqua e nel caso un po’ di sapone neutro (lasciatele sempre asciugare all’aria aperta per evitare di ritrovarle umide);
  • La tomaia, meno esposta delle suole, va comunque tenuta pulita ed “idratata” nel caso di sia in pelle. Questo per evitare crepe e spaccature che nel tempo tenderanno a peggiorare. É sufficiente una crema neutra, di quelle che si applicano anche sulle mani, una volta a settimana, lasciando asciugare le scarpe all’aria aperta per far sì che la crema venga assorbita. Spendendo un po’ di più è possibile acquistare dei prodotti specifici per la pelle con l’unico accorgimento di verificare la tipologia di colore su cui tali creme possono essere applicate;
  • L’ultimo consiglio è di alternale. Proprio così, il metodo più efficace di tutti è di averne 2 o 3 paia da utilizzare a rotazione, magari con caratteristiche diverse, da utilizzare a seconda del lavoro da svolgere;

!Consigli finali!

Si può aumentare l’intervallo di tempo, ma alla fine le scarpe antinfortunistiche dovranno comunque essere sostituite. Per garantire sempre livelli di sicurezza alti, considerando usi intensivi e quotidiani, le scarpe andrebbero sostituite ogni 7/8 mesi.

operai con scarpe da lavoro

Tuttavia, se curate le vostre calzature come abbiamo precedentemente consigliato, alternandole con almeno un altro paio di scarpe, potrete estendere il periodo di utilizzo ben oltre i 12 mesi. Naturalmente, qualora la suola dovesse rompersi e non riuscire più a garantire la sicurezza del piede da eventuali perforazioni, o altre parti della scarpa dovessero andare incontro a un deterioramento evidente, allora non potrete far altro che cambiare la scarpa.

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Scarpe Antinfortunistiche: Come orientarsi all’acquisto ultima modifica: 2022-02-04T19:09:53+01:00 da bossuccio

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