Come Intonacare un Muro: Guida Fai da Te

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operaio intonaca muro interno

Intonacare un muro: Cos’è l’intonaco e quando intonacare?

L’intonaco altro non è che uno strato superficiale di malta che viene applicato alle pareti quando la malta è ancora allo stato di miscela molle e lavorabile. In questo modo si porta la parete dallo stato grezzo, in cui sono ancora a vista mattoni, pietre e blocchi, allo stato finito in cui si ottiene un piano uniforme, compatto e pulito, pronto per essere rasato ed eventualmente verniciato. Prima di scoprire come intonacare un muro, dobbiamo capire cos’è e da cosa è composto l’intonaco.

Da cosa è composto l’intonaco:

miscelatore elettrico per malte

Esistono diversi tipo di intonaco, ognuno con caratteristiche specifiche a seconda dell’impiego e del tipo di muro: una soluzione esterna deve essere in grado di proteggere il muro dall’acqua e dagli agenti atmosferici, mentre per gli interni devi scegliere qualcosa di utile per la condensa e l’umidità. L’intonaco tradizionale è sostanzialmente una malta composta da sabbia fine (granelli non superiori a 2 mm) mescolata con sostanze additive e da un legante che ingloba il tutto. Il tipo di legante utilizzato determina anche la tipologia di intonaco ottenuto, che può essere a base di:

  • sola calce: miscela in cui l’unico legante presente è la calce in polvere;
  • calce-cemento: in cui sono presenti 2 leganti, calce e cemento, con prevalenza di calce;
  • cemento-calce: i due leganti sono invertiti e la prevalenza è cementizia;
  • gesso: unico legante presente gesso;
  • argilla: unico legante presente argilla;

Quando intonacare il muro:

Quando la casa o l’edificio sono di nuova costruzione, l’intonaco viene posato dalla ditta costruttrice durante i lavori, ma quando il problema si presenta in casa nostra, magari dopo aver murato una finestra o un balcone o perché i muri sono rovinati, allora tocca a noi dover intervenire. Spesso i muri sono soggetti all’umidità, vengono rovinati dagli agenti atmosferici, muffe di vario tipo e scarsa manutenzione. Se questo non avviene, il rischio è avere vernice scrostata, macchie di muffa o peggio ancora intonaco cadente. Questo è un problema evidente sia per questioni estetiche che per l’integrità stessa della struttura. Se notate crepe, parti di intonaco staccate, macchine di acqua o muffa sulle pareti, non attendete ulteriormente il degradarsi della situazione, ma intervenite prontamente! Ad esempio se compare muffa su una parete, un rapido lavoro di stucco abbinato ad un’ottima pittura antimuffa, potrebbero evitarvi onerosi lavori di ristrutturazione futuri.

Quali strumenti ed utensili servono per preparare l’intonaco?

Ovviamente se non ne siete già in possesso, questi strumenti hanno un loro costo, ma al tempo stesso costituiscono un piccolo investimento per ogni amante del fai da te; infatti sono tutti strumenti da lavoro molto comuni e impiegabili in qualsiasi altro lavoro di muratura, pittura e bricolage in generale. L’unico attrezzo da valutare con attenzione è il miscelatore per la malta, poiché lo strumento vi tornerebbe utile in futuro solo se le vostre attività sono nel campo dell’edilizia, in questo caso ve lo consigliamo vivamente. In alternativa al miscelatore però, potete orientarvi su un trapano (con punta per miscelare) che vi ritornerà sicuramente utile in tanti altri lavori domestici, infine c’è il metodo tradizionale a mano, infatti la malta può essere impastata anche con pala e cazzuola, ma se non siete già pratici lasciate questo metodo ai professionisti. Vediamo nello specifico quali strumenti da lavoro serviranno:

miscelatore elettrico per malta

Miscelatore Elettrico (o trapano) per impastare il composto

cazzuola

Cazzuola per impastare ed intonacare

sparviero per intonaco

Sparviere per accogliere un certo quantitativo di malta da applicare a parete con la cazzuola.

frattazzo per malta

Frattazzo in acciaio per lisciare la malta sul muro

frattazzo in spugna

Frattazzo con spugna per le stabiliture e le rifiniture finali dell’intonaco

secchio da muratore

Secchio da muratore per preparare l’impasto

livella bolla

Livella a bolla per controllare verticalità e orizzontalità delle superfici

stadia in alluminio

Stadia in alluminio (o legno) per regolarizzare l’intonaco facendola scorrere sulle fasce-guida

spatola in acciaio

Spatola in acciaio per piccole irregolarità e rifiniture

rasatore raschiatore intonaco

Rasatore (Rabot) si passa sul vecchio intonaco per scalfirlo e favorire la presa del nuovo intonaco.

Ed ovviamente oltre agli strumenti da lavoro dovrete impastare l’intonaco da applicare sul muro. Noi professionisti preferiamo prepararla da zero miscelando i vari ingredienti (sabbia, calce, acqua, additivi etc.) con le quantità e le proporzioni ideali per il lavoro, ma se non siete molto pratici in commercio sono disponibili degli intonaci premiscelati in sacchi, ai quali bisogna aggiungere soltanto la quantità d’acqua indicata; ogni premiscelato ha una composizione specifica per un determinato tipo di applicazione.

I tre strati dell’intonaco: Rinzaffo, Arriccio e Stabilitura

Gli intonaci, eseguiti secondo le tecniche tradizionali, devono essere realizzati in tre strati successivi, di cui il primo con funzione di “aggrappaggio” sul muro grezzo, il secondo per realizzare l’opportuno spessore ed il terzo per la rifinitura, ma vediamoli nel dettaglio:

Primo strato: Rinzaffo o Abbozzo

Il primo strato a contatto con la muratura è denominato rinzaffo o anche intonaco di fondo e funge da adesione con la muratura grezza, la sua granulometria grossolana crea delle zone ruvide che serviranno da aggrappante per gli strati successivi. Tra gli strati intonaco, il rinzaffo è quello che presenta la maggiore resistenza alle sollecitazioni meccaniche.
Va “gettato” sul muro con la cazzuola, steso con un frattazzo metallico e livellato con una stadia.

Secondo strato: Arriccio

Il secondo strato è definito arriccio, ha una granulometria media (circa 1,5 mm) e viene applicato in spessori che variano da 1 a 2 cm. Il suo principale ruolo è di uniformare la superficie delle murature, andando a eliminare tutti gli eventuali difetti di planarità e verticalità, fa inoltre da barriera protettiva e struttura portante per tutto l’intonaco.
Va applicato con un frattazzo e livellato con stadia e livella a bolla.

Terzo strato: Stabilitura

L’ultimo strato, quello della stabilitura (detto anche “intonachino a malta fine”) ha generalmente due funzioni: proteggere l’intonaco e renderlo esteticamente gradevole. Ha una granulometria fine, di diametro inferiore agli 800 micron, e il suo spessore di applicazione è inferiore ai 3 mm. É lo strato su cui si potranno applicare finiture finali come la rasatura a gesso o la tinteggiatura.

Come preparare l’intonaco

impasto a calce per intonacare un muro

La preparazione dell’intonaco, partendo dalle materie prime, richiede la presenza di un elemento molto importante ovvero la malta. Per preparare la malta serve una sabbia molto fine, meglio se di fiume, perché priva di granelli che potrebbero mettere a repentaglio l’effetto finale dell’intonaco. Alla sabbia va aggiunta la calce, a questo punto, puoi mescolare sabbia e calce rispettivamente nel rapporto 1:1,5. Se durante l’impasto, noti una consistenza troppo dura del composto aggiungi un po’ d’acqua, ma attenzione, il composto non deve essere troppo secco, ma neanche troppo liquido. Il giusto compromesso è un impasto morbido e uniforme. Per applicare l’intonaco, dovrai bagnare leggermente il muro prima di applicarlo con cazzuola e frattazzo.

Come intonacare un muro: Preparare la superficie

Prima di poter applicare il primo strato di intonaco, dobbiamo preparare la superficie. Nel caso biasgna intervenire su di un intonaco già esistente andrà prima raschiato così da permettere al nuovo intonaco di “aggrapparsi” con maggiore tenuta. Se noti degli avvallamenti, dei fori o qualunque altro tipo di irregolarità, questa andrà sistemata applicando una quantità di malta di cemento proporzionata all’imperfezione. Il procedimento migliore per applicare l’intonaco è partire dal pavimento e salire gradualmente fino al soffitto. Seguendo questo iter “verticale” potrai concentrarti meglio sulle zone da trattare, evitando di tralasciarne alcuneInoltre ricorda che la superficie va sempre bagnata (non inzuppata) prima di applicare la nuova malta. Procedere ora ad applicare delle fasce-guida, saranno i “margini” tra i quali applicare l’intonaco, possiamo crearle con dei listelli di legno posizionati “a piombo” sul muro o con delle strisce di malta verticali:

Fasce guida con listelli in legno

fasce guida intonaco con legno

Data l’irregolarità della superficie grezza di mattoni è necessario preparare, prima dell’intonacatura, dei riferimenti di spessore con listelli perfettamente a piombo su cui si fa scorrere il la stadia di livellamento. Gli spigoli si preparano fissando una tavola perfettamente a piombo che sporge circa 2 cm oltre i mattoni. L’incavo che viene a formarsi va riempito con la malta preparata.

Fasce guida con strisce verticali di malta

fasce guida per intonacare un muro

Le fasce verticali si possono realizzare applicando strisce di malta, posizionate solitamente 1 – 1,5 metri luna dall’altra. La fascia è costituita da un cordone largo e piatto di impasto che percorre tutta l’altezza della parete, con uno spessore medio di 1/2 centimetri.

Come applicare l’intonaco sul muro

applicazione intonaco cazzuola

PRIMO STEP: Gettare la malta sulla parete. Il primo strato (rinzaffo) va applicato usando la cazzuola, la malta va getta con un colpo deciso contro la parete, l’eventuale impasto che cade si raccoglie e si rimpasta. Una volta applicato non va toccato, ma va lasciato seccare così com’è per ottenere una superficie ruvida che darà maggiore grip agli strati successivi.

livellare intonaco con la staggia

SECODO STEP: Pareggiare lo strato di malta. Il secondo strato (arriccio), caratterizzato da una granulometria più sottile, va applicato con spatola e frattazzo metallico, spalmando la malta uniformemente sulla superficie, e pareggiato con una stadia poggiata sulle fasce guida con leggere oscillazioni laterali. Eventuali mancanze si riempiono con altra malta fino ad ottenere una superficie uniforme.

rifinire intonaco con frattazzo in legno o plastica

TERZO STEP: Eliminare le piccole irregolarità. Dopo che la malta “ha tirato”, cioè si è indurita a causa della perdita d’acqua, si passa il frattazzo di legno o di plastica per eliminare le piccole irregolarità e preparare la superficie per lo strato finale di stabilitura. Una volta indurito il secondo strato, se avete utilizzato le guide in legno è il momento di rimuoverle.

lisciatura intonaco a gesso

QUARTO STEP: Lisciatura e stabilitura Le ultime operazione da compiere sono lisciatura e stabilitura, da effettuare col frattazzo. Per la lisciatura, iniziando dalla sommità, col frattazzo bagnato si effettuano numerosi passaggi circolari senza premere, ma insistendo se si sente che la superfice non è piatta. Sull’intonaco indurito e asciutto, va poi steso uno strato di stabilitura, detta anche “malta fine“, che liscia la parete e la prepara a finiture diverse come la rasatura a gesso, la tinteggiatura etc.


Consigli finali per intonacare un muro

Questi erano i passaggi fondamentali per intonacare un muro, certamente non basta leggere una guida per riuscirci la prima volta, specialmente per chi non ha dimestichezza con il bricolage.
L’ultimo consiglio che vi diamo riguarda la lavorazione di muri particolarmente irregolari: possono capitare muri con buche e fuori piombo considerevoli, in tal caso il lavoro si complica e per recuperare il piano, sarete costretti ad impiegare spessori di intonaco notevoli e speciali malte adatte a sanare muri eccessivamente rovinati.
Se non volete rischiare che l’intonaco caschi sotto il proprio peso o fessuri in fase di asciugatura per eccessivo ritiro, vi consigliamo di rivolgervi a dei professionisti e lasciar fare il lavoro a mani esperte. Siamo specializzati in ristrutturazioni casa, bagno, pavimenti, pitturazioni, decorazioni e impiantistica, non esitare a contattarci via email o tramite le nostre pagine Facebook e Instagram.

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Come Intonacare un Muro: Guida Fai da Te ultima modifica: 2022-04-03T13:19:49+02:00 da bossuccio

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